Pietro Coppola
Il
surrealismo dell’anima – Aprile 1995
Non è facile riscontrare nelle persone con le quali si vive
quotidianamente, per motivi affettivi o di lavoro, un certo talento che poi si
scopre essere il preziosismo di una persona amica e, ancor più, il seme e l’origine
di quella dannata diversità.
Quando poi quella diversità si esteriorizza per tradursi in
concretezza di pensiero, si ha una voglia matta di gridarlo a tutti, ma, allo
stesso tempo, si comincia ad esaltarsi in una comunione di entusiasmo. Dovrebbe
essere così sempre!
In un momento in cui forte è il desiderio di verificare
l’esistenza delle regole, della ragione e del senno, mi pare esaltante il poter
riuscire a riscontrare forti individualità. Credetemi sono doppiamente
soddisfatto per aver scoperto un amico che è militare e artista. Non capita
spesso, ma questo mi offre l’opportunità di considerare sia l’uomo di servizio
che l’uomo di riferimento, a testimonianza del fatto che il bello nasce dal
sacrificio e il riferimento dalla sofferenza.
C’è molto dell’educazione militare nella produzione di
Pietro Coppola, e questo conferisce all’immagine una espressione leale,
schietta, sicura, realistica, facendola apparire più come un codice di vita che
un semplice esercizi artistico.
L’espressione di Pietro Coppola non è istintiva, è dettata
dal suo ego profondo, forgiatosi nell’ordine, nella difesa dell’ambiente, nella
ricerca continua di una forza capace di mantenere la regola.
Ecco allora che le sue tele diventano una sequenza di
fotogrammi di un documentario che fissa l’ambiente e gli conferisce un’anima
buona. Il paesaggio, il mare, l’ambiente urbano, le nature morte, sono momenti
che da un lato esaltano la natura, ma dall’altro evidenziano la sensibilità
dell’uomo: il grande assente che per Coppola è il vero presente, ma anche il
responsabile di ciò che non appare.
Pietro Coppola da vigore al suo talento perché divinizza la
individualità ed esalta quanto di bello e di buono già esiste, preservandolo.
E’ poesia la sua pittura, forse surreale, ma pur sempre pregna di realtà.